Mascia Luciani, dopo l’esperienza nel ristorante di famiglia, decide di formarsi per diventare per diventare Chef ed elevare la qualità del suo ristorante. Si iscrive ad Accademia Chefs, acquisisce le competenze professionali e supera le selezioni per Cuochi d’Italia con Alessandro Borghese.
Mascia Luciani, raccontaci un po’ di te
Mi chiamo Mascia Luciani e sono figlia di due Chef che da 40 anni gestiscono “Ristorante Jolly da Masha”, il ristorante di famiglia che si trova a Porto Sant’Elpidio (Fermo). Dopo la scuola superiore ho intrapreso un percorso accademico lontano dalla ristorazione, ma poi ho avuto la necessità di affiancare mia madre in cucina.
In quel momento ho avvertito sia il bisogno di un cambio generazionale nella cucina del ristorante, sia la necessità di acquisire competenze professionali e innalzare il livello del ristorante. Così ho deciso di frequentare una scuola e ho scelto Accademia Chefs, dove ho seguito la 19° edizione del Corso Chef.
A cosa ti è servito Accademia Chefs?
Dal punto di vista tecnico e pratico mi ha insegnato la professionalità, fondamentale per lavorare nella cucina di un ristorante. E quando ho iniziato il corso ad Accademia Chefs mi sono resa conto ancor di più che avevo assolutamente bisogno di una formazione professionale, quindi ero consapevole di aver fatto la scelta giusta.
Poi oltre alle competenze, a livello umano mi ha fatto capire che quando si lavora all’interno di una brigata, è fondamentale la collaborazione tra tutti coloro che ne fanno parte e che ognuno rispetti il proprio ruolo. In tal senso Accademia Chefs mi ha aperto la mente, mi ha fatto capire che per lavorare nella cucina di un ristorante c’è bisogno non solo di metodo e competenza, ma anche di rispetto. Le competenze sono molto importanti, ma il lato umano non va trascurato.
Dopo aver frequentato Accademia Chefs hai partecipato a Cuochi d’Italia, raccontaci come è andata
Sì! Un anno fa, dopo il corso ad Accademia Chefs e dopo un po’ di esperienza nel mio ristorante, ho deciso di affrontare quella che poteva sembrare una interessante sfida. Mi sono iscritta per partecipare al programma televisivo Cuochi d’Italia condotto da Alessandro Borghese. E per questo devo ringraziare Accademia Chefs, perché il programma del Corso Chef che ho frequentato lì è iniziato proprio con la cucina regionale (su cui verte Cuochi d’Italia). Una materia interessantissima, ma della quale io non sapevo assolutamente nulla fino ad allora.
E per questo la Regione Marche mi ha encomiato per aver portato le Marche fino in fondo al programma con lo chef Borghese. Posso dire senza dubbio che il percorso ad Accademia Chefs è stato fondamentale. Senza di quello, probabilmente non avrei nemmeno superato la fase della selezione iniziale per il programma televisivo.
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Consiglieresti Accademia Chefs ai tuoi colleghi o futuri colleghi?
Assolutamente sì! Anche a coloro che come me sono nati e cresciuti in un ristorante ma non hanno seguito un percorso professionale e hanno bisogno di una formazione. Chi non ha mai avuto esperienza nel settore e vorrebbe acquisire competenze professionali dovrebbe però iniziare dal corso base, ovvero quello di Aiuto Cuoco, per poi proseguire a quello Cuoco e fino ad arrivare al Corso Chef. La possibilità di seguire più corsi in successione è sicuramente importante per una formazione a 360 gradi.
Quelli di Accademia Chefs sono tutti corsi propedeutici, pertanto è fondamentale fare un passo alla volta, altrimenti si rischia di arrivare impreparati.
Comunque li consiglio anche a tutti coloro che hanno già delle competenze ma vogliono stare al passo con i tempi: la cucina è in continua evoluzione e per restare aggiornati è imprescindibile continuare a studiare. E farlo ad Accademia Chefs è un vero piacere!